Manutenzione auto Diesel: tutto quello che c’è da sapere

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Nonostante il progredire del tempo abbia introdotto nuove forme di carburazione per la circolazione veicolare, le auto a diesel sono ancora molto presenti sul nostro territorio italiano e continuano a circolare tranquillamente.

Con la diffusione di metodologie più ambientali come GPL, elettricità e metano, le auto a diesel stanno cominciando a diminuire, ma non si tratta di una scomparsa tragica a tal punto da definire “morta” l’economia delle auto di questo genere.

In questo articolo, quindi, analizzeremo quali sono i passaggi fondamentali per la manutenzione delle auto a diesel, in modo da mantenere in ottima salute il motore e, più in generale, l’intera salute della macchina.

Gli interventi necessari

Il processo manutentivo di queste auto passa inevitabilmente per il classico tagliando, che viene effettuando seguendo il chilometraggio indicato all’interno del libretto di manutenzione del veicolo stesso.

Il processo è dunque piuttosto standard per tutte le auto a diesel. Vediamo quali sono gli interventi principali:

  • Sostituzione del filtro dell’olio
  • Controllo e sostituzione del filtro dell’aria
  • Cambio dell’olio motore.

Per quanto riguarda invece la manutenzione del filtro del carburante, per le auto a diesel questo avviene, di solito, ogni 30.000 chilometri, secondo le raccomandazioni degli esperti.

Ciò che distingue la manutenzione delle auto a diesel dalle altre è l’analisi obbligatoria del FAP (filtro antiparticolato), un sistema che prevede il funzionamento del motore facendo in modo di ridurre le emissioni pericolose nell’aria.

Insieme a questo controllo, quindi, anche tutte le componenti elettroniche, i filtri e i liquidi necessari saranno controllati e, se necessario, sostituiti con pezzi nuovi o liquidi freschi. Parlando proprio di questi ultimi, fondamentale è la presenza del liquido AdBlue, il cui scopo è proprio abbattere le emissioni.

Questi sono gli interventi principali e di routine per una buona gestione e manutenzione del veicolo a diesel, ma cosa cambia nella revisione?

La manutenzione ordinaria

La manutenzione ordinaria consta, solitamente di due processi fondamentali:

Pulizia degli iniettori: tendono a sporcarsi più facilmente nelle auto a diesel. Il loro malfunzionamento può portare non solo a difetti nell’esperienza di guida, ma anche a danni di varia gravità in base a quanto gli iniettori stessi sono sporchi o danneggiati. La cosa può essere sistemata durante la revisione periodica, ma ciò non toglie che, con gli additivi corretti si potrebbe procedere alla pulizia anche autonomamente.

Cambio delle candelette: una sostituzione necessaria per assicurarsi una corretta alimentazione dell’intero impianto. Il cambio viene solitamente effettuato da un meccanico esperto (magari durante la revisione) che testa prima l’ipotetico danno e, successivamente, interviene a correggere il problema.

Parte integrante dell’intero processo manutentivo, la revisione avviene 4 anni dopo la prima immatricolazione e, successivamente, ogni 2 anni in maniera costante e periodica.

Consigli per ridurre la manutenzione

Infine, per assicurare al proprio veicolo una durata eccellente e una salute più che ottimale, i meccanici consigliano sempre due piccole accortezze che potrebbero fare la differenza.

1. È importante non svuotare completamente il serbatoio: in questo modo si evita la comparsa di residui che potrebbero creare problemi alla componentistica interna e/o al sistema di alimentazione.

2. Prima di partire sarebbe utile attendere una manciata di secondi, in modo che il motore si riscaldi per offrire la giusta performance. La stessa cosa vale prima di spegnere l’auto, dopo essere arrivati a destinazione.

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